Regole e best practices per l'e-mail marketing

Regole e best practices per l’e-mail marketing

Come inviare email che portino risultati.

Rispetto ad alcuni canali di marketing più recenti, l'e-mail potrebbe passare in secondo piano, in realtà rimane uno dei metodi più efficace e duraturi per generare lead e convertire potenziali clienti per la tua attività.
Certo non è facile, ma seguendo alcune regole potresti utilizzare il tuo database nel modo giusto per generare più lead per la tua attività.
 
16 consigli per l'e-mail marketing
  1. Non acquistare elenchi di contatti.
  2. Evitare di utilizzare la dicitura “NO REPLY” nell'indirizzo e mail del mittente.
  3. Non utilizzare più di 3 caratteri tipografici.
  4. Ottimizza il testo di anteprima dell'e-mail.
  5. Includi una firma all'interno della e-mail.
  6. Pulisci regolarmente la tua mailing list.
  7. Mantieni il messaggio principale e l'invito all'azione in alto.
  8. Personalizza l'e-mail di saluto.
  9. Mantieni la tua email larga 500-650 pixel.
  10. A/B test diversi argomenti e inviti all'azione.
  11. Metti il tuo logo nella parte in alto a sinistra dell'email.
  12. Utilizzare incentivi per aumentare il tasso di apertura.
  13. Consenti ai destinatari di iscriversi alla tua newsletter.
  14. Scrivi un oggetto convincente ma conciso.
  15. Lega strettamente le email alle pagine di destinazione.
  16. Fai il test dei 5 secondi.

1. Non acquistare elenchi di contatti

Iniziamo con uno degli aspetti più importanti che abbiamo affrontato largamente nel blog post Comprare liste di indirizzi e-mail è una buona idea?
Questo primo consiglio non dovrebbe sorprendere, ma data l'introduzione del Regolamente generale sulla protezione dei dati (GDPR), vale la pena ribadirlo. Le campagne di e-mail dipendono dal tasso di apertura e, se stai contattando persone di cui hai acquistato le informazioni, anziché guadagnarle da una interazione precedente, vedrai rapidamente un calo delle prestazioni delle tue e-mail. 
Il GDPR inoltre richiede il consenso di ciascun destinatario europeo prima di contattarlo e ciò non è possibile per gli elenchi di indirizzi acquistati. 
Per approfondire questo aspetto ti consigliamo di leggere Comprare liste di indirizzi e-mail è una buona idea?

2. Evitare di utilizzare la dicitura “NO REPLY” nell'indirizzo email del mittente.

Anche questo suggerimento potrebbe sembrare banale, in realtà, inserire la dicitura “non rispondere" o “nessuna risposta” in un messaggio di posta elettronica impedisce ai destinatari di rispondere e persino di rifiutare ulteriori messaggi, azione questa che invece i destinatari devono poter compiere in qualsiasi momento.
Fai in modo che le tue e-mail, anche se automatiche, provengano da un nome proprio. La probabilità che i tuoi contatti aprano la mail è più alta se i destinatari sanno che è stata scritta da un essere umano.

3.  Non utilizzare più di 3 caratteri tipografici.

Il paradigma Less is more vale anche in questo caso. Per evitare di fare troppa confusione non utilizzare all'interno delle tue comunicazioni più di due o tre caratteri. Ancora meglio se sono sempre gli stessi anche per le successive email. In questo modo renderai le tue comunicazioni ancora più riconoscibili.
Fonts - Easycolor

4. Ottimizza il testo di anteprima dell'e-mail.

Quante volte hai visto nel link di anteprima di una newsletter questo messaggio: “Se non visualizzi le immagini clicca qui”?
Si tratta sicuramente di un avvertimento utile, ma tenerlo nel testo di anteprima della tua e-mail potrebbe essere contro producente per il tasso di apertura della mail stessa, che in media è del 22% in tutti i settori. In questo caso stai dicendo ai tuoi destinatari che la mail che hai inviato loro potrebbe non funzionare correttamente.
Per impostazione predefinita, il testo di anteprima inserisce le prime parole del corpo dell'e-mail e lo visualizza accanto alla riga dell'oggetto prima che la persona lo apra, quindi se è possibile personalizza il testo di anteprima prima di inviare la tua newsletter.

5. Includi una firma all'interno della e-mail.

Anche se è ovvio che la tua newsletter viene tecnicamente inviata ai tuoi contatti per conto dell'azienda e non di un singolo individuo, l'e-mail dovrebbe includere la firma di una persona specifica. Questo perchè le persone sono naturalmente più inclini a leggere e ascoltare le e-mail se sanno che provengono da un essere umano, non solo da un team collettivo. In questo caso la tua firma è il tuo biglietto per la loro attenzione.

6. Pulisci regolarmente la tua mailing list.

Questo aspetto è poco considerato ma invece è molto importante. Si è tentati di inviare email a quante più persone possibili per raggiungere più potenziali clienti, ma mantenere i destinari non attivi nella propria mailing list può uccidere il tasso di apertura.
Quindi analizza chi non ha interagito con le tue email per un certo periodo di tempo e rimuovi gli indirizzi che non hanno disattivato la tua campagna ma che comunque non aprono mai le tue mail.
Questo ti darà un tasso di apertura delle e-mail più accurato e mantiene il tuo database di contatti dalle persone che non sono più interessate a sentirti.
Mail Database Clean - Easycolor

7. Mantieni il messaggio principale e l'invito all'azione in alto.

Se il tuo invito all'azione principale (CTA) viene visualizzato solo in fondo alla newsletter, fino al 70% dei destinatari non lo vedrà. Inoltre qualsiasi Call To Action dovrebbe essere ripetuta almeno tre volte durante l'e-mail in vari punti della comunicazioni e in vari formati.

8. Personalizza l'e-mail di saluto.

Personalizzare il saluto delle tue e-mail con i nomi dei tuoi contatti attira subito l'attenzione di ogni lettore, rispetto ad un generico “Caro Utente”. Ovviamente questa operazione deve essere automatizzata tramite uno strumento che possa personalizzare il nome del contatto; se questo non è possibile potresti segmentare il tuo pubblico in base al tipo di cliente che rappresentano (ad esempio membro, abbonato, utente, ecc.).

9. Mantieni la tua email larga 500-650 pixel.

Ti spiego perchè la larghezza in pixel della tua newsletter è una componente fondamentale della sua capacità di catturare i lead. Se il tuo modello di email è più largo di 650 pixel, stai chiedendo agli utenti di scorrere orizzontalmente per leggere l'intero messaggio. Questo è ancora più complicato per un destinatario sta leggendo la tua newsletter da un dispositivo mobile (e questo accade per l'80% delle volte).

10. A/B test diversi argomenti e inviti all'azione.

Se hai difficoltà a far aumentare le pecentuali di apertura e di clic delle tue newsletter (e il problema non è nel database) significa che devi lavorare sul contenuto della tua mail.
Gli A/B test o split test, possono essere utilizzati per migliorare quasi tutti i tuoi contenuti di marketing digitale. Questo test divide effettivamente i tuoi destinatari in due gruppi: il gruppo A riceve la newsletter normale, il gruppo B quella con una variazione specifica. Questa varazione veriffica se il tuo pubblico sarebbe più o meno propenso ad intraprendere un'azione se la tua newsletter fosse diversa. 
Gli A/B test sono molto utili soprattutto se abbiamo raggiunto con il nostro database un numero di contatti significativi. Attenzione però a non compiere più di una variazione alla volta, poiché non potremmo più risalire a quale in realtà ha avuto effetto.
Newsletter A/B Test - Easycolor

11. Metti il tuo logo nella parte in alto a sinistra dell'email.

Gli studi sell'eye-tracking hanno scoperto che le persone cercano istintivamente i loghi nella parte in alto a sinistra delle e-mail, spesso perchè è coerente con il posizionamento di un logo sulla maggiorparte dei siti web. Tuttavia, è anche accettabile mettere il tuo logo al centro per allinearlo con il contenuto della newsletter sottostante.
Indipendentemente dalla posizione del logo comunque, il branding della tua newsletter è molto importante e deve far capire immediatamente ai destinatari che quella comunicazione proviene da te e che fa parte di una serie di comunicazioni.

12. Utilizzare incentivi per aumentare il tasso di apertura.

Quando includi un incentivo nell'oggetto, puoi aumentare i tassi di apertura fino al 50%. “Spedizione gratuita oltre i 50€ di spesa” e “Ricevi un iPod gratuito con demo” sono esempi di buoni argomenti incentrati sugli incentivi.
Tuttavia, ricorda di non esagerare nell'invio di mail relative al risparmio o ai prodotti; la fidelizzazione dei clienti inizia con appprofondimenti casuali del settore.

13. Consenti ai destinatari di iscriversi alla tua newsletter.

Sembra banale o addirittura un errore inserire nella newsletter un pulsante di iscrizione alle newsletter stessa (se hanno già ricevuto la mail perchè dovrebbero iscriversi di nuovo?).
In realtà se la tua comunicazione ha un ottimo contenuto qualcuno potrebbe ritenere interessante condividerlo con qualche amico o collega (succede più frequentemente di quanto immagini), ecco allora che sarà fondamentale per questi nuovi lettori trovare il modo di potersi iscriversi a loro volta al tuo database. A questo scopo aggiungi una CTA piccola e non invasiva, ma ben visibile, che consenta al nuovo utente di potersi iscrivere con facilità. Fai solo attenzione a non distogliere l'attenzione dal vero focus della newsletter e che il pulsante “Iscriviti” non confonda o non distragga gli altri utenti.

14. Scrivi un oggetto convincente ma conciso.

Una riga dell'Oggetto da manuale dovrebbe contenere tra i 30 e i 50 caratteri (spazi inclusi). Questo perchè gli account di posta elettronica e i dispositivi mobile spesso interrompono qualsiasi riga dell'oggetto che va oltre questa lunghezza. L'oggetto della tua email dovrebbe anche creare un senso di urgenza o di beneficio, dando ai lettori qualche indicazione su cosa aspettarsi una volta aperta la comunicazione.

15. Lega strettamente le email alle pagine di destinazione.

La coerenza è molto importante per la fiducia del cliente nel contenuto che sta ricevendo. La tua landing page deve corrispondere all'email non solo in termini di titolo, testo e contenuto, ma anche l'aspetto in generale della pagina di destinazione deve essere coerente con la comunicazione che ha portato il lettore fino a lì.
Gli strumenti di monitoraggio possono aiutarti a capire quali landing page e quali newsletter hanno funzionato meglio, in modo da poter continuare ad inviare ciò che funziona.

16. Fai il test dei 5 secondi.

Invia a un tuo amico o un tuo collega la newsletter prima di inviarla ai tuoi destinatari, se sono in grado di riconoscere rapidamente l'invito all'azione allora puoi procede, al contrario rimettiti al lavoro!
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